Buon 2021 Cannabiservice, che sia un anno di liberalizzazione!

il 2020 è stato l’anno della Cannabis, è una breccia di speranza per l’anno avvenire.

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Il 2020 è stato l’anno della Cannabis, è una breccia di speranza per l’anno avvenire.

Abbiamo ancora il muro del pregiudizio da abbattere attraverso l’informazione e la costanza. Dobbiamo essere noi per primi consapevoli dell’importanza dell’opinione pubblica, quanto il proibizionismo abbia influenzato il modo di vedere il mondo che ci circonda e di come il consumatore sia visto dall’esterno. Un secolo di disinformazione ha stigmatizzato dubbi nel consumatore stesso che deve essere riscattato.

Nel 2018 la BDS Analytics di Boulder ha studiato il target del consumatore medio negli USA, ebbene il 42% sono genitori e il 63% sono sposati, 9 su 10 hanno una prescrizione medica e l’82% non utilizza più altre sostanze come alcol e psicofarmaci, mentre l’86% afferma che la cannabis è una chiave di socializzazione e di profusione di “amore”.

Quanto è importante il benessere psicofisico della persona?
Nel CannabiService abbiamo adottato un termine “Patologia Sociale” con il quale affermiamo con convinzione che ciascuno di noi ha diritto di stare bene come una pianta nel suo habitat, la società non ci dà benessere e per non somatizzare il disagio con ansia, insonnia, fino a vere e proprie patologie croniche, c’è il diritto di scelta di cura. 
Se pensiamo che il 16% degli italiani utilizza o ha utilizzato psicofarmaci nella sua vita clinica, queste persone hanno diritto di sapere che c’è una cura naturale.
La cannabis non è solamente terapia del dolore, è l’alternativa naturale alla schiavitù del farmaco. “La mia cura naturale, non può essere illegale!

Ci auguriamo che con l’anno a venire si ravvedano i diritti del consumatore di cannabis, che decada l’immagine pregiudizievole che lo lega a stereotipi superabili a cui lui stesso spesso si rifugia. Il paziente di cannabis terapeutica è in realtà una persona che oltre al diritto di cura rivendica il diritto di cultura. Si dovrebbe poter sviluppare un tessuto informativo inerente la cannabis e le sue proprietà, i cannabinoidi che sono centinaia e le varietà genetiche dal fitocomplesso perfetto per natura. Questo stesso approfondimento dovrebbe nascere da un maggior interesse a livello scientifico e delle pubbliche istituzioni.

I nostri associati sono cresciuti nel periodo del lockdown e con loro il numero dei volontari.
Il prossimo anno ci auspichiamo il tessuto degli info point sia una forte struttura per l’associazione e per la diffusione del know how che ci contraddistingue.
La speranza per il 2021 è che crescano questi semini germogliati in tutta Italia e insieme potremmo portare ulteriori risultati. Perchè far parte di un’associazione? Perchè insieme si può contare, potremmo raccogliere dati e tutelare tutti rappresentando noi stessi. Rivendichiamo diritti già acquisiti!

Buon 2021,
Direttivo Cannabiservice

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Titolo: Buon 2021 Cannabiservice, che sia un anno di liberalizzazione!

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